Unité des Communes Mont-Cervin Antey-Saint-André

Fin dalla preistoria, la Valtournenche è stata una valle di passaggio. In questo territorio sono stati rinvenuti i resti di un sepolcreto romano, che hanno testimoniato quindi la presenza umana in zona fin dal Neolitico.

Purtroppo, però, le tracce lasciate dal popolo romano sono molto poche.

Durante il Medioevo, sappiamo che la protagonista indiscussa della storia locale fu casa Challant, una famiglia nobiliare valdostana che, per conto dei Savoia, ebbe una forte influenza su gran parte della Valle d’Aosta soprattutto nei periodi del Medioevo e del Rinascimento.

Qui, la famiglia Challant era rappresentata dal ramo dei Signori di Cly.

Entrato a far parte del Regno d'Italia, dal 1939 al 1946, il paese subì l'italianizzazione del nome che fu trasformato in "Antei Sant'Andrea".

Ad Antey-Saint-André e in generale nella Valtournenche operò la brigata partigiana "Marmore", comandata da Celestino Perron, noto con il nome di battaglia "Tito", che si svolse durante l’ultima fase della seconda guerra mondiale.

La Valtournenche fu teatro di diverse azioni di guerriglia e di pesanti rappresaglie tedesche ai danni sia della popolazione civile che dei combattenti della resistenza. Nell'ottobre del 1944, durante una feroce rappresaglia, persero la vita diversi uomini, tra i quali il giovane partigiano Giorgio Ravaz.