Charvensod Dora Baltea
La Dora Baltea
La Dora Baltea è un fiume dell’Italia settentrionale che nasce in Valle d’Aosta dalla confluenza della Dora di Ferret, proveniente dal ghiacciaio di Pré de Bar, e della Dora di Vény, che deriva dal ghiacciaio del Miage, entrambi situati nel massiccio del Monte Bianco.
Lunga 170 chilometri, attraversa l’intera Valle d’Aosta da ovest a est e una parte del Piemonte, fino a confluire da sinistra nel Po, nella zona di Crescentino.
Il percorso della Dora Baltea
La Dora Baltea ha origine in Valle d’Aosta, precisamente ai piedi del massiccio del Monte Bianco. Da qui, inizia il suo viaggio attraverso la valle, alimentata inizialmente dalla Dora di Verney a Pré-Saint-Didier e, sulla destra orografica, dalla Dora di Valgrisenche, dalla Dora di Rhêmes, dal torrente Savara e dal Grand Eyvia.
Continua poi il suo corso costeggiando la parte sud di Aosta, Saint-Christophe, Nus, Fénis e Châtillon, dove riceve da sinistra il torrente Marmore, e Saint-Vincent. A questo punto, la Dora cambia bruscamente direzione e comincia a dirigersi verso sud.
A Verrès, il torrente Evançon confluisce nella Dora, che continua bagnando le sponde di Arnad, Bard, Hône (dove riceve le acque del torrente Ayasse) e l’ultimo comune della Valle d’Aosta, Pont-Saint-Martin.
Prima di valicare il confine regionale, la Dora Baltea riceve il torrente Lys, poi procede in Piemonte. Attraversa una parte del Canavese e raggiunge Ivrea, dove incontra una diga che le sbarra il cammino.
Da qui, la Dora, molto meno colma d’acqua rispetto all’inizio, procede lentamente verso la pianura, fino a destinazione, gettandosi nel Po.
Le sue acque, alimentate dai ghiacciai, sono sfruttate per l’irrigazione e per la produzione di energia elettrica. Il suo corso offre paesaggi vari e suggestivi, tra montagne, colline e pianure.
La Dora Baltea è infine un fiume che si presta a diverse attività sportive e ricreative, come il rafting, la canoa, la pesca e le escursioni.
La scultura della Dora Baltea in Piazza Chanoux
In centro ad Aosta, nella piazza principale della città, Piazza Émile Chanoux, proprio di fronte ai portici del Municipio, si trovano due splendide sculture che rappresentano i due corsi d’acqua principali del capoluogo.
La prima è una fontana raffigurante il Buthier; la seconda è anch’essa una fontana, che evoca la Dora Baltea. Questa statua prende le sembianze di una donna, che sembra una divinità, con in mano un tridente e lo sguardo rivolto verso est, in direzione del corso della Dora.
Dora Baltea La Storia
Il nome deriva dal latino Duria Maior o Duria Bautica, che si riferisce al torrente Buthier, suo affluente. Nel Medioevo fu una via di comunicazione e di commercio tra le Alpi e la pianura, e vide il passaggio di eserciti, pellegrini e mercanti. Lungo le sue rive si trovano castelli, fortezze, abbazie e borghi storici che ne raccontano le vicende.